Qualche curiosità che non hai colto se non hai visto “Omicidio a Easttown” in inglese

Lo scorso weekend sono uscita a cena – miracolo! – e mentre passeggiavo sui Navigli con una caipirinha in mano mi è caduto l’occhio su una gigantografia di Kate Winslet che pubblicizzava una nuova serie TV, “Omicidio a Easttown“. Incuriosita dal poster, appena tornata a casa ho guardato i primi due episodi, per poi finire la serie giusto ieri.

Mi sono accorta, confrontando la versione originale in inglese americano e quella italiana, che ci sono diverse curiosità che potrebbero essere sfuggite a un occhio non allenato. Dunque, eccomi qui con le mie consuete gustosissime liste (perché non posso mica rompere le scatole solo a mio marito con le mie chicche cultural-linguistiche, o no?).

Qualche curiosità che non hai colto se non hai visto “Omicidio a Easttown” in inglese americano

Innanzitutto, qualche info di base: “Omicidio a Easttown” è una mini-serie in onda su Sky Atlantic. Nel corso di 7 puntate dalla durata di circa 70 minuti ciascuna racconta di un omicidio e della conseguente investigazione in una piccola cittadina della Pennsylvania. Katie Winslet veste i panni della rude detective Marianne Sheehan, la protagonista.

Vediamo quali dettagli potresti non avere colto se non hai mai partecipato ai miei corsi di inglese americano.

1) Il titolo: Mare vs. Omicidio a Easttown

Nella versione originale, la serie TV si chiama “Mare of Easttown“. Trovo che sia un titolo bellissimo. Mare è il diminutivo di Marianne, il nome della protagonista, ed è così che è chiamata da tutti i membri della piccola comunità che impariamo a conoscere. Quello che il titolo fa è mettere in evidenza il legame tra la persona e il luogo a cui appartiene: Mare, di Easttown. E nessun’altra parte.

Ma “Mare” e “mayor” (sindaco) sono parole omofone. Alcune città in Pennsylvania, tra cui la vera Easttown, non hanno un sindaco: ma se ce l’avessero, è probabile che una come Mare sarebbe la candidata perfetta. “Mare” è anche la giumenta: e come avrai capito se hai già visto qualche puntata, il tema della maternità è centrale. Ecco, per questi motivi quello originale mi è parso un titolo più profondo e stratificato rispetto a “Omicidio a Easttown”, che ci porta senza esitazione sui binari di una classica fiction d’investigazione.

2) L’ambientazione a Easttown, Pennsylvania

Nella maggior parte delle recensioni uscite in italiano sulla serie TV si fa riferimento a “un piccolo paesino della Pennsylvania”. Ma una descrizione come questa non rende davvero giustizia al luogo di cui stiamo parlando.

Eppure, lo spirito del luogo è talmente importante da essere chiarito immediatamente, sin dalle prime quattro inquadrature del primo episodio: una centrale elettrica nelle prime ore del mattino, una casupola abbandonata nel bosco, un cimitero, una serie di villette a schiera col comignolo in mattoni rossi, la tipica architettura di quelle vecchie città operaie del Nord-est americano.

Cosa significa? Significa che siamo in una small town che ha visto tempi migliori, tempi in cui le fabbriche davano lavoro a un’ampia percentuale della popolazione, e oggi non più.

A Easttown siamo a tutti gli effetti all’inizio della Rust Belt, quella “cintura della ruggine” che tiene insieme la Pennsylvania, l’Ohio, una buona fetta della regione degli Appalachi, il Michigan e parti di Illinois e Wisconsin. “Rust Belt” è un termine inventato da un politico a metà anni Ottanta giocando con la più famosa “Sun Belt” a sud. Non essendo inventato da geografi, non ha confini molto definiti e si tende dunque a includervi tutti quei luoghi un tempo sede della grande manifattura americana – il ferro, l’acciaio, l’automobile – che negli ultimi vent’anni hanno visto i propri centri spopolarsi. Negli ultimi vent’anni la contea di Delaware, dove la serie è girata, ha perso un terzo dei posti di lavoro nella manifattura.

E questo è di vitale importanza anche per capire il contesto sociale in cui si muove la serie.

3) A poor, working-class small town

Ogni volta che vedi una cittadina americana descritta così, puoi avere la certezza che troverai alcuni o tutti i seguenti problemi: disoccupazione, alcolismo, dipendenza da droghe di vario tipo, situazioni familiari instabili. Ma anche una comunità coesa, dove tutti si conoscono per nome e, quando possibile, ci si aiuta a vicenda.

E quello che ci viene fatto vedere di Easttown è proprio questo. Tanti uomini che passano il tempo a casa a bere birra, tante donne con il viso stanco di chi deve gestire più lavori per dare ai figli ciò che serve. Le madri sono quasi tutte giovanissime, le nonne hanno quarant’anni. Evidentissimi sono i postumi dell’ondata di eroina e oppiacei che ha davvero devastato queste aree del paese.

Eppure c’è anche del calore a Easttown. Mare conosce tutti e tutte: è una close-knit community, ti direbbe chi ha frequentato i miei corsi avanzati quest’anno: una comunità coesa, come una trapunta a maglia fitta.

4) L’accento di DelCo

Se mi segui da qualche tempo, sai che ho una piccola (più o meno piccola, dai) ossessione per gli accenti regionali americani. E uno degli aspetti più belli di questa serie è la preziosissima esposizione del nostro orecchio all’accento DelCo, tra i più difficili da imitare (e Katie Winslet, originaria del Regno Unito, fa davvero un lavoro straordinario qui).

Easttown si trova nella Chester County, non lontano da quella Delaware County che dà il nome a questo particolare accento (Del-Co). Non si parla solo in questa contea, naturalmente. Ti potrebbe capitare di sentirlo parlare a Philadelphia (ma non da Rocky, che invece esibiva un marcatissimo accento newyorkese) ma anche in New Jersey e dalle parti di Baltimora.

Il suono che è tipicamente associato a questo accento è la vocale in “water“: anziché essere una “o” molto aperta, quasi da sembrare una “a” nell’accento americano, a Philly è una o molto chiusa. Diversi altri suoni invece si trasformano in dittonghi (quando la lingua parte in una certa posizione all’inizio del suono e cambia posizione prima della fine. “I” prima persona singolare è un dittongo: parti a pronunciarlo col suono “a”, finisci col suono “i”). Per esempio, la vocale “e” aperta in parole come “mad” diventa “me-ad”. “Gone” suona come “geun”.

 

5) Il cibo: ovvero, hoagie!

Tra gli aspetti che più ho apprezzato della serie tv c’è il cibo. Niente sushi per Mare, e nemmeno una dieta a base di alcool. Mare è proprio come tutti noi workaholics: mangia se le capita, quello che capita sottomano. Il che di solito è uno dei portentosi hoagie della zona.

Cos’è un hoagie? Un hoagie è un sandwich creato utilizzando una pagnotta lunga, quasi come una ciabatta, e farcito con vari tipi di carne, formaggi o verdure. L’hoagie più famoso dalle parti di Philadelphia è quello con la famosa cheesesteak, ovvero pezzi di carne di manzo e cheddar cheese filante.

Fun fact: Winslet è vegana da diversi anni, quindi gli hoagie che trangugia durante la serie sono fatti in realtà solo con verdure. A questo punto però mi rimane il dubbio: come avranno fatto a creare il mitico cheese-whiz in versione vegana?

Se ami le serie TV e vorresti utilizzarle per imparare l’inglese – e anche, perché no, per aumentare la tua consapevolezza sugli accenti americani – ricordati che ho creato il primo corso in Italia per imparare l’inglese con le serie TV! Si chiama Big Bowl of Serial e lo trovi qui.

Hai già visto Omicidio a Easttown? Ti è piaciuta?

 

 

 

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.